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IL 14°LOUISIANA DURANTE LA CAMPAGNA DI GETTYSBURG

del Prof. Giuseppe Rufino

Il 14° Louisiana appartenente alla brigata Nicholls,divisione Johnson del 2° corpo d'armata,partecipò all'invasione della Pennsylvania.

Il 2° corpo d'armata agli ordini del generale Ewell,che sostituiva il defunto Jackson,ebbe il compito di investire la piazzaforte federale di Winchester,che costituiva la via d'accesso alla valle dello Shenandoah .

Il 15 giugno, la brigata ricevette l'ordine di avanzare lungo la Martinsburg Pike ,3 miglia ad ovest di Winchester,per unirsi alla brigata del generale Steuart .

Insieme raggiunsero il ponte della Potomac Railroad e subito il nemico cominciò ad aprire il fuoco .Il colonnello Williams che aveva dovuto sostituire Nicholls,ferito a Chancellorsville,diede ordine alla brigata di schierarsi parallelamente alla Martinsburg Pike e ordinò al 14° Louisiana che era comandato dal tenente colonnello Zable di schierarsi sul fianco della brigata per evitare un aggiramento nemico. Zable era ormai un veterano ,visto che aveva assunto il comando del reggimento sin dalla battaglia di Antietam e così pure i suoi uomini che per primi avevano risposto in massa alla chiamata alle armi del Bayou State.

Mentre il 14° era impegnato a sostenere l'impeto dell'attacco nemico,il 2° e il 10° presero a loro volta il nemico sul fianco: un migliaio di prigionieri catturati insieme alla bandiera del 67°Pennsylvania.Winchester era presa e così l'Armata della Virginia Settentrionale si riversò come un fiume in piena nel cuore del territorio nemico.Per circa 15 giorni gli uomini di Williams continuarono a marciare,ma allo stesso tempo riuscirono a mettere le mani su ogni ben di Dio.

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La mattina del 1 luglio giunse la notizia che le avanguardie di A.P. Hill avevano incontrato il nemico presso una cittadina chiamata Gettysburg.Williams diede l'ordine di affrettare la marcia e verso le sette del mattino gli uomini della Louisiana erano già sulla Cashtown Road,dove di lì a poco sarebbero arrivati a Gettysburg.Presero posizione vicino alla linea ferroviaria interrotta che solo poche ore prima era stato teatro di violenti scontri e li attesero ordini.

La battaglia di Gettysburg per la brigata Nicholls però sarebbe cominciata solo alle 7 di sera del giorno seguente,quando l'intera divisione Johnson ebbe l'ordine di attaccare la Culp's Hill e prendere alle spalle gli Yankees.Williams aveva schierato i suoi uomini alla sinistra della brigata Jones e lo scontro si accese subito contro i New Yorchesi della brigata Greene.In particolare il 78°New York si distinse nel ricacciare più volte gli eroici assalti dei Confederati.

Il problema di Williams era che Jones non era riuscìto ad avanzare coprendogli il fianco come stabilito,anzi dovette difendersi dai contrattacchi dei Nordisti per evitare di essere aggirato.Solo a notte fonda i combattimenti cominciarono lentamente a spegnersi,ma i Sudisti rimanevano ancora con un piede sulla collina.Le perdite però erano state pesanti,c'era bisogno di rinforzi,di acqua altrimenti il primo serio contrattacco nemico li avrebbe respinti. E così fu.Quando alle quattro del mattino gli uomini del generale Alpheus Williams del XII corpo dell'Armata del Potomac attaccarono ,gli uomini della Louisiana si difesero come meglio potevano e la lotta fu quanto mai aspra. Verso mezzogiorno però il generale Johnson dovette ordinare la ritirata e il 14° ripiegò verso il Rock Creek il torrente,che la sera prima aveva passato per muovere l'assalto al nemico. Per il 14° Louisiana e tutta la brigata la battaglia di Gettysburg era finita,infatti il reggimento non si mosse dalle sue posizione fino all'alba del 4 luglio,quando venne raggiunto dall'ordine di ritirata impartito dal generale Lee all'armata.Cominciava la lunga e tormentata marcia verso Williamsport,gli uomini di Williams si erano battuti con onore,tanti dei loro commilitoni erano caduti,ma la battaglia era perduta e con essa ogni speranza di vittoria per il Sud.

Il 14° Louisiana però avrebbe combattuto con onore fino alla fine e sarebbe stato tra le poche unità ancora degne di questo nome presente fino alla resa di Appomattox.

Il prof. Giuseppe Rufino è autore del saggio “Gettysburg”, Italia Editrice, 2008.

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BREVE BIOGRAFIA DEL GEN. ZEBULON YORK SCRITTA DAL SUO DISCENDENTE DIRETTO

del Ten. Thomas York


Zebulon York nacque ad Avon, nel Maine, il 10 Ottobre 1819. Suo nonno fu aiutante di campo del Generale George Washington durante la Guerra d’Indipendenza Americana e quindi presente alla resa di Lord Cornwallis che fece seguito alla caduta di Yorktown.

Zebulon si laureò presso la Transylvania Universary in Kentucky e in un secondo momento consegui anche la laurea in legge presso la Tulane University a New Orleans, Louisiana.

Dopo aver conseguito l’abilitazione alla professione forense apri uno studio legale a Vidalia, in Louisiana. Qui ottenne un discreto successo come avvocato e come proprietario terriero, fu comproprietario di sette piantagioni di cotone in società con un uomo d’affari del luogo.

Quando la Louisiana, il 21 Gennaio 1861, dichiarò la secessione dall’ Unione, Zebuoln York organizzò una unità militare nella sua cittadina: i Vidalia Rilfes di cui fu anche il primo comandante di compagnia. Questa unità venne in seguito integrata nel 14th Louisiana Infantry.


Zebulon York venne rapidamente promosso Maggiore e poi Tenete Colonnello ed infine Colonnello del 14th Louisiana, combatté in tutte le maggiori battaglie cui prese parte l’Armata del Nord Virginia e venne ferito in varie occasioni.

Con il proseguo del conflitto, tra la fine del 1864 e l’inizio del 1865, a causa delle pesanti perdite tutte le unità della Louisiana nell’Armata del Nord Virginia vennero consolidate in un'unica Brigata ed il Colonnello York venne promosso Brigadier Generale al comando di tutte le forze della Louisiana, nell’Armata del Nord Virginia, fino alla resa del Gen. Robert E. Lee il 9 Aprile 1865.

Dopo la Guerra il Gen. York fece ritorno a Vidalia dove mise in piedi una piccola società di battelli fluviali e partecipò attivamente alla preservazione della memoria dei veterani Confederati fino alla sua morte, il 5 Agosto 1900.

Sono molto orgoglioso di essere il pro nipote di Zebulon York e figlio del Sud.

Tom York 1Lt. USAR (Special Forces)

(Il 14th Louisiana Inf. Reg’t. Co. G, ringrazia sentitamente il Ten. Thomas York per averci donato queste righe e averci resi ancora più partecipi della Storia Confederata e del 14th Louisiana.)

 

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LE BANDIERE DI BATTAGLIA DELL'ARMATA DEL NORD VIRGINIA

di Niccolò Ferrari

Durante i primi scontri tra l’esercito degli Stati Confederati e quello degli Stati Uniti emerse un problema che non andava sottovalutato: le bandiere nazionali (che venivano usate come bandiere di battaglia) di entrambi gli eserciti si rassomigliavano, divenendo difficilmente distinguibili dai comandati sul campo di battaglia rendendo alto il rischio di fuoco amico ed errori, che come si sa in guerra si pagano a caro prezzo.

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[ da sinistra: prima bandiera nazionale degli Stati Confederati; bandiera nazionale degli Stati Uniti ]

Una prima soluzione, ordinata dal Gen. Joseph Johnston, fu quella che ogni reggimento adottasse la propria bandiera nazionale, tuttavia solo i reggimenti della virginia furono in grado di approvvigionarsi di bandiere nazionali sufficienti e il risultato non fu comunque soddisfacente visto che anche queste si rassomigliavano nei colori a quelle nazionali dell’ unione.

Il deputato William P. Miles suggerì allora al Gen. P.G.T. Beauregard di provare ad adottare un modello di bandiera che era stato scartato dal congresso come vessillo nazionale. Tra l’Agosto e il Settembre 1861 il politico inviò un disegno al Gen. Beauregard il quale decise di provare questa soluzione e la propose al Gen. Johnston, che acconsentì alla realizzazione del modello.

Questa bandiera, così come risultava dopo alcune modifiche apportate al disegno originario, recava una croce di St. Andrea blu scuro bordata di bianco e all’interno 12 stelle, il tutto su campo rosso scarlatto, era di seta e misurava 48” per la fanteria; più piccoli erano i modelli di artiglieria (36”) e cavalleria (30”). Il vessillo era infine contornato da una frangia dorata.

La distribuzione di questo tipo di bandiera, che era stata prodotta in un numero del tutto insufficiente rispetto ai reggimenti dell’armata, avvenne tra l’ottobre e il novembre 1861. Vi erano alcune varianti ( dette “secondo tipo” ) che ad esempio avevano il campo rosa scuro o chiaro anziché rosso e bordature differenti.

Nella primavera del 1862 il Richmond Depot si ritrovò a corto di seta dovendo ripiegare su un altro materiale per la produzione di bandiere, nacque così un modello di bandiera in cotone (cotton issue), simile al modello di seta ma leggermente più piccola (42 pollici) sempre con dodici stelle ma la croce di Sant’Andrea era di un blu sbiadito e la bandiera non aveva nessuna bordatura. Continuò quindi la distribuzione delle bandiere ma questo modello ebbe una scarsa diffusione.

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[ da sinistra: primo modello di battle flag in seta; modello di battle flag in cotone ]

Nel maggio 1862 il Richmond Depot riuscì però ad approvvigionarsi di una buona quantità di stamigna di lana (bunting) di fabbricazione britannica requisita nell’arsenale navale federale di Norfolk. Iniziò così la produzione del 1st bunting issue che aveva le stesse dimensioni del modello in seta, ma recava 13 stelle ed era contornato con un bordo arancione.

I primi reparti a ricevere questo modello furono quelli della divisione del Gen. James Longstreet tra i quali il 14th Louisiana Infantry.

Nel giugno 1862 il modello subì un'altra modifica: pur rimanendo le dimensioni complessive uguali venne diminuito lo spessore della croce di Sant’Andrea. La distribuzione di questo 2nd bunting issue proseguì ai reggimenti che ancora non avevano ricevuto la bandiera di battaglia e nello stesso mese un ordine speciale consentì ai reggimenti di porre sulle proprie bandiere i dati reggimentali e i nomi delle battaglie alle quali avevano preso parte, i "battle honours".

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[ da sinistra: primo e secondo modello di battle flag in stmaigna di lana ]

Arrivati al luglio 1862 venne apportata un ulteriore modifica con la sostituzione dei bordi arancione con una bordatura bianca. Questo modello, il 3rd bunting issue, fu quello che ebbe maggior diffusione nei reggimenti dell’armata del Nord Virginia e venne consegnato alle restanti unità sino all’aprile del 1864 quando, per motivi ancora non conosciuti, venne sostituito con un modello di dimensioni leggermente più grandi (51x51). Il 4th bunting issue non portava battle honors e venne impiegato principalmente per sostituire le bandiere perse in battaglia o non più utilizzabili.

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[ da sinistra: terzo e quarto modello di battle flag in stamigna di lana ]

Tra il settembre e l’ottobre 1864 venne apportata un ulteriore modifica. Il nuovo modello prodotto, il 5th bunting issue, non era più quadrato ma leggermente rettangolare ( 48-49x50-51) e fu anch’esso impiegato principalmente come rimpiazzo per le bandiere perse; tuttavia gli esemplari prodotti furono molto pochi.

Dopo la disfatta di Cedar Creek fu necessario fornire le truppe che le avevano perse di nuove bandiere. Venne quindi creato il 6th bunting issue; misurava 4 piedi ed era nuovamente quadrato.

In fine, nel marzo 1865, venne prodotto l’ultimo modello di bandiera di battaglia, anch’esso destinato a rimpiazzare le bandiere perse in combattimento. Il 7th bunting issue era praticante uguale al 6th bunting salvo che per le misure leggermente più piccole (48 pollici). Nonostante questo modello fosse stato prodotto poco prima della caduta di Richmond ancora oggi ne sopravvivono numerosi esemplari.

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[ da sinistra: quinto, sesto e settimo modello di battle flag in stamigna di lana ]

Durante il corso della Guerra la confederazione modificò anche la bandiera nazionale, nell’autunno 1863 venne prodotto un secondo tipo di bandiera. Sull’angolo superiore sinistro vi era una bandiera di battaglia sullo stile delle battle flags dell’armata del Nord Virginia il tutto su campo bianco. Questo modello ebbe un impiego modesto nell’armata del nord virginia, oltre che da alcuni reggimenti venne usata anche come bandiera di stato maggiore. Nel 1865 venne istituita una terza bandiera nazionale, molto simile alla seconda recava una barra verticale rossa al battente. Venne impiegata principalmente dalle guarnigioni e ne furono prodotti pochi esemplari.

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[ da sinistra: seconda e terza bandiera nazionale degli Stati Confederati d' America ]

(Articolo inserito nel saggio storico: "La Civiltà Perduta: gli Stati Confederati nella guerra civile americana"-Niccolò Ferrari 2013)

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GLI ORDINI DI BATTAGLIA DEL 14TH LOUISIANA INFANTRY REGIMENT

di Niccolò Ferrari

Al suo arrivo in Virginia il 14th Louisiana venne destinato alla difesa di Yorktown. Entrò quindi a far parte del corpo d’armata del Maj.Gen. J. B. Magruder ed inserito nella brigata del Brig.Gen. Roger A. Pryor ( 14th Alabama, 2nd Florida, 14th Louisiana, 1st Louisiana Battalion ) della divisione del Maj.Gen. James Longstreet.

[ dalla sinistra i generali Magruder, Longstreet, Pryor]

Durante la campagna di Second Manassas i comandi dell’Armata del Nord Virginia mutarono e il reggimento venne inquadrato nella terza divisione ( Maj.Gen. Richard S. Ewell ) del corpo d’armata del Maj.Gen. Thomas “Stonewall” Jackson, brigata Hays, la 1st Louisiana brigade “Louisiana Tigers” ( 5th Louisiana, 6th Louisiana, 7th Louisiana, 8th Louisiana, 14th Louisiana ), comandata a Second Bull Run dal colonnello Henry Forno, ferito durante la battaglia.Durante l’invasione del Maryland il 14th Louisiana fu sempre inquadrato nella brigata Hays, questa volta ad Antietam fu il Gen. Harry Hays a comandare la brigata che ebbe perdite pesantissime.

[dalla sinistra i generali Jackson, Ewell, Hays]

Il 14th Louisiana venne poi trasferito alla 2nd Louisiana Brigade ( 1st Louisiana, 2nd Louisiana, 10th Louisiana, 14th Louisiana, 15th Louisiana, 1st Louisiana Battalion ) della divisione del Maj.Gen. William B. Taliaferro (Jackson’s division) sempre nel corpo d’armata di “Stonewall”. Fu in questa Brigata che il reggimento partecipò alla battaglia di Fredericksburg dove fu comandata dal colonnello Edmund Pendleton; a Chancellorsville la 2nd Louisiana Brigade passo al comando del Brig.Gen. Francis T. Nicholls che venne ferito e sostituito dal colonnello Jessie M. Williams, divisione del Maj.Gen. Trimble (comandata in questa battaglia dal Brig.Gen. Raleigh E. Colston ).

[dalla sinistra i generali Taliaferro, Colston, Nicholls]

Durante la campagna di Gettysburg la 2nd Louisiana Brigade venne comandata sempre dal colonnello Williams poiché il Gen. Nicholls era ancora degente per le ferite riportate che gli avevano comportato la perdita di un braccio. Tuttavia con la morte del Gen. “Stonewall” Jackson l’Armata del Nord Virginia venne riorganizzata e la brigata fu così inquadrata del secondo corpo d’armata del Lt.Gen. Richard S. Ewell, divisione del Maj.Gen. Edward Johnson.Poiché il Gen. Nicholls non riprese servizio attivo venne sostituito dal Brig.Gen. Leroy A. Stafford che però venne ferito mortalmente e sostituito dal colonnello del 14th, Zebuoln York, durante la campagna della Wilderness.

[dalla sinistra i generali Johnson, Stafford, York]

Nel 1864 la 2nd Louisiana Brigade passo nell’armata dello Shenandoah del Lt.Gen. Jubal Early, divisione del Mj.Gen. John B. Gordon, e fu comandata in un primo tempo dal colonnello E. Waggaman.

Durante la battaglia di Cedar Creek il 14th Louisiana e il 1st Louisiana vennero consolidati e di ritorno a Petersburg le brigate della Louisiana vennero unificate costituendo una singola brigata al comando nel Brig.Gen. Zebuoln York ( 1st Louisiana, 2nd Louisiana, 5th Louisiana, 6th Louisiana, 7th Louisiana, 8th Louisiana, 9th Louisiana, 10th Louisiana, 14th Louisiana, 15th Louisiana ) corpo d’armata del Mj.Gen Gordon, divisione Gordon ( comandata dal Brig.Gen. Clement A. Evans ) sino alla fine del conflitto.

[dalla sinistra i generali Early, Gordon, Evans]

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IL SERVIZIO MEDICO SANITARIO NELLA GUERRA CIVILE

del Dr. Nicola Cosentino

La Guerra di secessione americana (1861-1865) mise in evidenza notevolissimi progressi nell’organizzazione dei servizi sanitari militari, sia dal punto di vista scientifico che logistico.
L’organizzazione del pronto soccorso e dello sgombero dei feriti della prima linea fu strepitosa: i posti di medicazione , sempre numerosi e ben posizionati permettevano un rapido “sfollamento”. Vennero per la prima volta sperimentati su larghissima scala e con ottimo risultato , i treni ospedali e le navi ospedali ed i malati e feriti potevano essere allontanati rapidamente dal campo di battaglia con questi mezzi di trasporto.
Dopo la battaglia di Gettysburg (1-3 Luglio 1863) si ebbero ben 21.000 feriti da medicare e trasportare.
Il mattino seguente tutti erano già ricoverati nelle rispettive unità sanitarie e non ne rimaneva uno sul campo di battaglia! Così avvenne anche nella battaglia di Fredericksburg , nella quale oltre 9.000 feriti furono , nella stessa giornata, sgomberati nelle retrovie.

[ foto: ospedali della guerra civile ]

Tutto questo avvenne anche grazie alle caratteristiche geografiche dello scenario di guerra: le zone costiere ai lati degli eserciti combattenti e i grandi fiumi navigabili nelle retrovie, oltre ad una ricchissima rete ferroviaria.
Nelle tende e nei baraccamenti adibiti ad ospedale da campo si potette ricoverare circa un milione fra malati e feriti, con una mortalità appena dell’8% , proporzione che non si era mai potuta raggiungere nelle guerre precedenti!
Non meno rilevanti i furono i progressi in campo chirurgico: Chisolm praticò per primo il riavvicinamento dei margini nelle ferite da arma da fuoco e la sutura della stessa ; venne riconosciuta l’acqua la sostanza migliore per lavare la ferita (..abbandono dei caustici…) e si cominciò a fare uso di anestetici ed a sostituire le semplici bende con stoppa catramata che permetteva una più rapida cicatrizzazione e nello steso tempo immobilizzava meglio l’arto ferito.
Nel Giugno del 1862 l’esercito confederato istituì carri ambulanza a due letti destinandone tre per ogni reggimento di 500 uomini. Questo portò , nella battaglia di Antietam (17 Settembre 1862) ad un rapidissimo sgombero dei feriti dal campo di battaglia (oltre 10.000) agli ospedali militari che distavano sei miglia , in meno di 24 ore !

[ da sinistra: Julian John Chisolm ( 1830-1903 ); ambulanza federale ]

Voglio infine ricordare che durante la guerra civile , due grandi chirurghi : Barnes ed Otis , compilarono uno dei più famosi trattati sulla “medicina e chirurgia sul campo di battaglia” , ottimamente tradotto da due capitani medici Italiani (Baroffio e Sforza) nel quale , vi sono descritti 253.142 casi di ferite e lesioni , 39.163 interventi chirurgici e di oltre 1400 casi si poterono studiare gli esiti remoti , mettendosi in comunicazione epistolare con gli stessi feriti e coi chirurghi che li ebbero successivamente in cura. Tutto ciò servì anche per la liquidazione delle pensioni di guerra e ci dà quindi un’idea delle capacità organizzative del corpo sanitario confederato che diede anche il suo contributo di sangue con 19 morti in combattimento, 8 morti per lesioni varie, 9 per malattie e 75 feriti , sfatando la falsa opinione popolare che in guerra il posto di lavoro e d’azione degli ufficiali medici si trova in luogo di relativa incolumità.

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IL PASSATO NEL PRESENTE - I RIEVOCATORI FANNO RIVIVERE LA GUERRA CIVILE AMERICANA

di Mary Schons ( per il NATIONAL GEOGRAPHIC )

 

I “Reenactors” ( rievocatori ) sono persone che ricreano gli eventi storici. Le rievocazioni vengono in genere fatte per il pubblico, per divertire ed educare. Le ricostruzioni di battaglie e delle comunità durante la guerra civile sono tra le più popolari, soprattutto perché per gli Stati Uniti ricorre il 150 ° anniversario della guerra nel 2011-2015.

Il “Reenacting” è una tradizione americana. Prima della guerra civile gli americani ricostruivano scene della Rivoluzione Americana. Allora le rievocazioni venivano chiamate "combattimenti farsa" o "battaglie simulate". Uno di questi eventi si è verificato nel 1859, in occasione del 82mo della Battaglia di Hubbardton, quando l'oratore principale è stato interrotto per mezz'ora da uno scontro simulato.

Dopo la guerra civile i veterani sia da parte dell'Unione che della Confederazione ricreavano la vita quotidiana del campo al fine di condividere la loro esperienza con amici e familiari. Una delle ultime rievocazioni fatta da veterani della Guerra Civile è stata la grande riunione del 1913, nel 50 ° anniversario della battaglia di Gettysburg. Lo stato della Pennsylvania ha ospitato migliaia di ex soldati dell Unione e Confederati durante l'evento durato una settimana. Il più giovane veterano aveva 61 anni e il più vecchio 112. Il clou della Grande Reunion è stata la rievocazione della carica di Pickett, l'ultimo assalto della battaglia di Gettysburg. Quando i veterani di entrambi gli eserciti si sono ritrovati nel 1913 non fu con moschetti e cannoni, ma con discorsi e strette di mano.

( I veterani confederati rievocano la Pickett's Charge nel 1913 )


Nel 20mo secolo i collegi militari spesso ricostruirono le battaglie della guerra civile americana per dimostrare le tattiche di combattimento. Per esempio nel 1935 i cadetti del “Virginia Military Institute” in collaborazione con la Cavalleria degli Stati Uniti e dei Marines degli Stati Uniti ricostruirono la battaglia di Chancellorsville nel suo 72mo anniversario.

La rievocazione storica moderna ha guadagnato popolarità durante il centenario della Guerra Civile. Nel 1961 i soldati americani, alcuni in uniforme blu altri in grigio, ricostruirono la prima battaglia di Bull Run (chiamata anche First Manassas) davanti a una folla di 50.000 spettatori a Manassas, in Virginia. Mentre le tattiche e la lotta erano accurate, le uniformi e le armi sarebbero considerate non fedeli per gli standard rievocativi odierni.

L'istituzione della “North-South Skirmish Association” nel 1950 creò un mercato per le armi da fuoco originali e riprodotte e per l'abbigliamento che divennero cosi più precisi ed aderenti al periodo. Con l'avvicinarsi del bicentenario della nazione Americana nel 1976 e la ripresa della rievocazione della guerra rivoluzionaria gli appassionati di guerra civile iniziarono a fare più ricerca sulla metà del 1800 per rendere le loro ricostruzioni più accurate possibile.

I rievocatori oggi

I rievocatori della Guerra Civile perseguono la loro passione per la storia in molti modi diversi e per molte ragioni diverse.

Patricia Tyson
Patricia Tyson è la co-fondatice del gruppo “African-American reenactment group Female RE-Enactors of Distinction” (FREED). Il gruppo si propone di raccontare la storia delle Truppe di colore degli Stati Uniti (USCT), soprattutto le donne che hanno contribuito allo sforzo bellico. "La rievocazione della Guerra civile mi ha dato una prospettiva diversa sull’ America che non ho mai visto prima", ha detto la Tyson. "Il problema è che la storia americana non è stata completamente raccontata al pubblico. Tuttavia, studiando di più e di più sui nostri personaggi, scopriamo tutti questi aspetti della vita degli afro-americani durante la guerra civile".

La Tyson iniziò la sua ricostruzione insieme a dei suoi amici vestiti con costumi d'epoca all'apertura del “African American Civil War Memorial and Museum” a Washington DC, nel 2004.

"E 'stato un grande successo," dice. "La gente era abituata a vedere donne bianche vestite come Rossella O'Hara, ma mai gli afro-americani in costume dell'epoca. La gente ci ha esortato a continuare”.

"Ho deciso che se dovevamo vestirci come le donne dell'epoca, allora avremmo dovuto scegliere qualcuno da ritrarre e fare ricerca su questa persona. Che cosa avevano fatto, e perché avevano fatto quello che hanno fatto?"

La Tyson ricostruisce la vita reale dell’ attivista della comunità, autorice e insegnante di scuola Hallie Quinn Brown nella sua rievocazioni. "A scuola le uniche  “donne della guerra civile” di cui ci hanno insegnato erano Harriet Tubman e Sojourner Truth, così ho dovuto fare molte ricerche perché non molto è stato scritto su di lei nei libri di storia", dice. "Si scopre che la Brown ha condotto una vita lunga e interessante. Andò alla Wilberforce University e aiutava la madre e il padre sulla Underground Railroad. La Brown era anche una rappresentante a livello internazionale delle donne partecipò alla convenzione dei diritti per il suffragio femminile con l’ attivista Susan B. Anthony, era una sostenitrice per la nomina della Warren G. Harding alla Convention Nazionale repubblicana, ha insegnato ai ministri di culto come leggere e scrivere i sermoni più efficaci, e ha incontrato anche la regina Vittoria due volte.

"Come molti dei miei amici rievocatori, sento che non ho scelto il “personaggio”, ma che il personaggio mi ha scelto. Sento una connessione con Hallie Quinn Brown a causa della mia fede e il mio background di lavoro con i bambini come catechista. "

L’ esperienza di vita della Brown permette alla Tyson di affrontare diversi tipi di pubblico. "Faccio i diversi tipi di cose a seconda del gruppo al fine di entrare nel personaggio. Poiché Hallie Quinn Brown era una educatrice, quando parlo ai bambini sottolineo l'importanza di rimanere a scuola e che c'è di più nella vita del semplice divertimento. Quando sono con gli adulti, dico loro quanto sia importante insegnare alla prossima generazione come essere guide eccellenti. Con gli insegnanti, parlo della necessità di prendere il comando di una situazione, come è importante essere un insegnante, non un amico, dei loro studenti ", questo ha detto la Tyson.

Tom Mitchell
Tom Mitchell ricostruisce un soldato dell'Unione nel 19 ° Fanteria degli Stati Uniti, 1 ° Battaglione, compagnia A. Questo reggimento è stato costituito a Indianapolis, Indiana, nel 1861 dal presidente Abraham Lincoln. (Il reggimento è ancora attivo e attualmente di stanza a Fort Benning, in Georgia.) Durante la Guerra Civile, il 19mo ha preso parte alle battaglie di Shiloh e Chickamauga prima di finire ad Atlanta, in Georgia.

La rievocazione è un evento di famiglia per Mitchell. "Mia moglie rievoca come membro della Commissione Sanitaria degli Stati Uniti (a volte chiamato la Commissione cristiana). Molti soldati della Guerra civile sono stati uccisi più da dissenteria e diarrea che da ferite in battaglia. Questo perché nessuno sapeva dove mettere le latrine e veniva servito cibo rancido, o cose del genere. Le donne nella Commissione Sanitaria istruirono le truppe sul corretto posizionamento delle latrine e sulle razione date ai soldati ".

Reece Sexton
Reece Sexton è il redattore ed editore del “Civil War Courier, the Camp Chase Gazette”, e “The Citizen's Companion”. Queste pubblicazioni forniscono informazioni sulla ricerca storica e sulle rievocazioni. Sexton è anche nel consiglio di amministrazione del “General Longstreet Museum” di Russellville, Tennessee. ( Il Gen. James Longstreet era un alto comandante confederato durante la guerra.) "Ricreare battaglie è cercare di vivere la storia degli eventi che si sono verificati durante la guerra", dice Sexton.

Il “collegamento” tra Sexton e la Guerra Civile è letteralmente sulla porta di casa. "Ho iniziato ad interessarmi alla rievocazione della guerra civile americana circa 25 o 30 anni fa, attraverso la genealogia. Tracciando i rami del mio albero genealogico, ho scoperto che mio nonno combattè nella guerra civile a Morristown, Tennessee. La sua unità ha combattuto dove ora si trova la mia casa! Tra il 28 e 29 ottobre 1864, è del tutto possibile che mio nonno abbia combattuto nel mio cortile. "

Elizabeth Stewart Clark
Elizabeth Clark Stewart ha iniziato “The Sewing Academy”, un business che ricerca e crea abbigliamento storicamente accurato e altri materiali per reenactors. La Clark lavora come vivandiera, o sutler, nelle rievocazioni della guerra civile. "Io studio la metà del 19mo secolo e trasmetto agli appassionati di storia degli strumenti interpretativi per aiutarli a comunicare gli eventi storici e concetti attraverso una varietà di metodi, quali dimostrazioni, attività pratiche, discussioni, ", dice la Clark. "Queste spiegazioni sull’ abbigliamento storico sono molto accurate. Insegno alle persone a fare vestiti che vedono, come muoversi, ed essi si sentono proprio come nel 1840-1865, e insegno loro come indossare quei vestiti e su molti aspetti del passato."

La Clark e molti rievocatori creano "impressioni" ( impression ) di personaggi della Guerra Civile. Impressioni sono personaggi immaginari creati dall'assemblaggio di dettagli da molte persone diverse. La persona può essere fittizia, ma pensare, agire, e sperimentare il mondo tanto quanto qualcuno ha fatto nel 1860. "Io prendo personaggi diversi per quasi ogni evento", dice la Clark, "a seconda dello scenario che gli organizzatori degli eventi decidono.  Ciò significa che io posso essere la moglie di un contadino in un evento, o di un benestante commerciante in un altro. Una madre con bambini in uno, o una vedova da sola in un altro. Tutti i miei personaggi sono basati su persone reali, ma più spesso, si basano su un sacco di persone reali, piuttosto che uno solo. Essere in grado di leggere un sacco di persone diverse dal passato, e vedere quali esperienze e le reazioni che avevano in comune, mi permette di creare personaggi che si sentono veri. Siamo più simili di quanto pensiamo, voglio aiutare le persone di oggi a creare forti legami con le persone e le esperienze del passato . "

Niccolò Ferrari
Non tutti i reenactors della guerra civile vivono negli Stati Uniti. Niccolò Ferrari ricostruisce come 1st Lieutenant il 14mo Reggimento di Fanteria della Louisiana, Compagnia G, un gruppo che ha iniziato in Italia nel 2005. "Il mio interesse per la guerra civile e la Confederazione, in particolare, va certamente indietro alla mia infanzia ed è stato probabilmente influenzato dal cinema americano", dice Ferrari. "L'interesse per l'evento guerra civile in Italia è abbastanza diffuso, ma ci sono pochi quelli che fanno il passo fondamentale per diventare reenactors. Abbiamo tre rievocazioni di un anno, di cui una a Wildflecken, in Germania.

Ferrari crea l'impressione di un immigrato italiano che lotta per la Confederazione. "A causa della scarsità di informazioni sugli immigrati italiani che hanno preso parte al conflitto, non ricostruiamo specifiche persone realmente esistite, ma piuttosto abbiamo costituito una unità di fanteria... dove sappiamo che alcuni italiani erano arruolati", dice Ferrari. "La mia “impression” è quella di ufficiale di linea della “Army of Northern Virginia”. Le nostre divise e gli equipaggiamenti sono riproduzioni di quelle fornite a questa armata".

"L’atmosfera del periodo"

Molti rievocatrori riportano la sensazione dell’ “atmosfera del periodo”, il momento in cui tutta la ricerca e l'attenzione al dettaglio viene ripagata, e i rievocatori si sentono come se fossero nel 1860.

Clark dice: "Adoro i 'momenti magici' o ' il viaggio nel tempo'! Che accade per quanto ho messo nel lavoro per imparare e ricreare il passato nel modo più completo possibile, quindi posso solo perdermi in un momento. Puo’ succedere quando meno te lo aspetti, un profumo particolare portato dal vento, per esempio, o il suono di persone attorno al fuoco ".

Sexton ricorda una memorabile rievocazione della resa finale del dell'esercito Confederato ad Appomattox Court House. "Solo 4.000 reenactors sono stati invitati a partecipare-2, 000 dell’ Unione e 2000 della truppe Confederate", dice Sexton. "Noi [reenactors Confederati] abbiamo marciato sopra la collina di Appomattox con 1.000 soldati dell'Unione schierati da entrambi i lati della strada, e ho immaginato che cosa deve essere stato perdere la guerra. Stavo ricostruendo un soldato del 63mo fanteria del Tennessee . Questa unità ha iniziato la guerra con 1.000 uomini, e l’ha conclusa con solo 28.

"Come reenactor confederato, ho formato il fascio d’armi e arreso il mio moschetto. Quello che stavo usando in quel momento era un moschetto originale, non una riproduzione (che ho preso in un secondo momento). Successivamente, abbiamo messo le nostre bandiere in cima ai moschetti. Un rievocatore raffigurante Robert E. Lee cavalcò su un cavallo bianco e ci consegno il foglio della resa. E 'stato molto triste, un momento di riflessione. "

Ferrari dice che il luogo stesso è sufficiente per fornire una sensazione. Nel 2009, il suo gruppo ha rievocato la Battaglia di Cold Harbor. Nel 2010, hanno rievocato la resa ad Appomattox. A Wildflecken, dato l'elevato numero di partecipanti, la posizione in un luogo privo di strutture moderne, e la qualità della stessa rievocazione fa sentire come se si fosse davvero nel periodo della guerra civile. E per alcuni giorni, ci si immerge completamente e si dimenticano i problemi della vita moderna ".

A volte l’atmosfera del periodo costringe i rievocatori ad agire fuori dal personaggio. "La prima volta che eravamo in una sfilata di rievocatori afro-americani a Gettysburg, i soldati confederati si sono levati il cappello davanti a noi," dice la Tyson. "Non sapevo cosa fare!"

Non perdere nella coinvolgente esperienza l'importanza della rievocazione. "Penso alle parole che sono incisi nel National Archives di Washington, 'Il passato è prologo'," dice la Tyson. "Rievocare è importante per noi perché è una parte della storia americana che viene trascurata, dimenticata, o semplicemente sconosciuta. E se non capiamo il passato, non stiamo andando a vedere il motivo per cui vale la pena conservare. "

Clark aggiunge: "Partecipare alla storia di vita richiede un po 'di lavoro, ma chiunque, a qualsiasi età, può decidere di saperne di più su persone e luoghi che trovano interessanti. Un viaggio in biblioteca, o qualche ricerca online, può aiutare a trovare le ricette storiche per fare da mangiare, creare manufatti artigianali, musica o poesia, mappe e storie di avventura. E davvero non si smette mai di imparare. Chiunque può cercare i collegamenti tra i grandi eventi della storia, e la vita quotidiana della gente comune. "

L’ARTICOLO ORIGINALE QUI

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GLI ITALIANI NELLA GUERRA CIVILE

di Niccolò Ferrari


Molte furono le origini nazionali degli uomini che combatterono nella Guerra Civile Americana ( 1861 – 1865 ) e tra loro vi era anche una buona rappresentanza di Italiani. Allo scoppio del conflitto, a dire il vero, non si poteva ancora parlare di Italia poiché essa fu riunita e proclamata tale ( 17 Marzo 1861 ) poco più di un mese dopo che i delegati degli Stati del Sud riuniti a Montgomery, Alabama, avevano costituito solennemente gli Stati Confederati d’America ( 8 Febbraio 1861 ).

Le due città che calamitarono maggiormente l’afflusso di immigrati dalla vecchia Europa furono i due maggiori porti del Nord e del Sud, rispettivamente New York e New Orleans.

Nei rispettivi Stati dunque si potevano trovare molti Italiani arruolati nei relativi reggimenti, al Nord vi era la famosa compagnia C del 39th New York composta interamente da Italiani, ma sporadiche presenze di nostri connazionali si potevano trovare in molti altri reggimenti Unionisti. Un famoso comandante federale di origine Italiana fu il Maggior Generale Edward Ferrero ( 1831-1899 ) che partecipò all’assedio di Vicksburg (1863), di Knoxville (1863) e Petersburg (1864-65) dove viene ricordato per aver guidato la sua divisione nella “Battaglia del Cratere” (1864). Al Sud, come detto, molti dei reggimenti della Louisiana, tra questi il 14th Louisiana, annoveravano soldati di origine Italiana, molti ex combattenti del Risorgimento Italiano nei vari eserciti degli Stati in cui la Penisola era divisa.

Piccole comunità di immigrati erano presenti poi nello Stato del Mississippi, in particolare nelle zone limitrofe al Grande Fiume, ed ivi si trovavano dopo averlo risalito partendo dal porto di New Orleans da dove generazioni prima erano giunti per primi i loro antenati. Anche al Sud comunque sporadiche presenze di Italiani si potevano trovare in tutti gli Stati e reggimenti Confederati, per citare un illustre Generale confederato di origine Italiana vi era William Booth Tagliaferro ( 1822-1898 ) della Virginia, che ebbe il comando della “Stonewall Brgiade” nella sua divisione a Fredericksburg (1862), menzionato per meriti durante la Battaglia di Fort Wagner e Morris Island (1863), venne poi posto al comando delle forze confederate in Florida dove guidò le sue truppe alla battaglia di Olustee (1864).

In occasione del 150mo anniversario dell’ Unità d’Italia, della Guerra Civile Americana e della nascita della Confederazione il Correre Canadese ( quotidiano in lingua Italiana della comunità Italo - Canadese ) con la consulenza del 14th Louisiana Infantry Regiment, Company G, ha pubblicato un interessante approfondimento scritto dal giornalista dott. Massimiliano Bordignon che ricorda la presenza dei nostri connazionali in questo grande ed affascinante evento storico.


(L'introduzione di Niccolò Ferrari è inserita nel saggio storico: "La Civiltà Perduta: gli Stati Confederati nella guerra civile americana"-Niccolò Ferrari 2013)

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